Dopo aver ripreso la guida dello Scunthorpe mi preparo al secondo match in trasferta contro il Doncaster e forte del motto “squadra che vince non si cambia” parto con gli stessi undici. Il primo tempo scorre via con un paio di buone occasioni ma il problema è che non centriamo mai la porta. Alla mezzora si veglia Harsley che prima corregge in porta una corta ribattuta del portiere e poi con un’azione personale un minuto dopo sfiora il raddoppio. Il Doncaster cambia entrambi gli sterni ma la musica non cambia e sul finire del tempo Ormondroyd approffitta di un liscio e raddoppia. Il Doncaster però riapre immediatamente la gara in avvio di ripresa, la partita sembra comunque in controllo e Harsley ha un paio di conclusioni importanti. Al 79′ Robinson salva ancora su Pemberton ed è miracoloso al 85′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Alla fine portiamo a casa i 3 punti ma il migliore in campo è il portiere Robinson. Bene anche D’Auria (voto 8) posizionato dietro le punte. Guadagnamo un altro post in classifica a 8 punti dal Colchester 7th e ultimo della zona PlayOff. La prossima gara è contro lo Swansea 19mo a 9 punti da noi.
Dato che due gare le abbiamo vinte guardo un po’ l’organico e decido di provare qualche alternativa: il laterale difensivo che ho il sinistro che ho O’Shea è in prestito e Akhmedov un Armeno comprato a Gennaio per fare il centrale deludendo nelle prime partite potrebbe essere una buona alternativa. Purtroppo però in allenamento si rompe McAurey il laterale destro e quindi preferisco non cambiare troppo. Tengo O’Shea a sinistra e metto Neal a destra dove a inizio anno aveva fatto bene prima di infortunarsi.
La partita comincia bene: al 12′ Harsley imbeccato da D’Auria ci porta in vantaggio. Partita spigolosa e piena di falli, al 28′ lo Swansea reclama un rigore ma l’arbitro lascia correre. Nel secondo tempo non accade praticamente nulla fino al 60′ dove di sono un paio di occasioni per parte. I calcio d’angoli non portano mai a nulla: li tolgo a D’Auria provo a farli tirare a Sertoni prima e Neal poi ma niente. Al 71′ Sertoni tocca la palla di mano in aerea e questa colta ci sono rigore ed ammonizione e soprattutto il pareggio. Dovrei provare a cambiare qualcosa, ma sinceramente non ho molte carte. Tolgo quindi un Ormondroyd in ombra e metto Forrester e faccio tirare gli angoli a O’Shea. Al 89′ la svolta, O’Shea calcia uno strano calcio d’angolo sul quale Staton combina la frittata che ci dà il gol del successo.