In questi giorni di grandi discussioni sul COVid-19 se ne sentono davvero di tutti i colori. Esperti che dibattono tra loro e con chi è esperto proprio non è, dai Social-Tuttologi ai sapientoni di varie fogge. Da perfetto agnostico e direi anche parecchio ignorante in materia mi permetto di suggerire una lettura che oltre ad essere interessante è anche ben raccontata e fruibile a chi, come me, a fatica sa dire cos’è un virus. Il libro in questione è Spillover di David Quammen uno scrittore che ha fatto un’indagine sul campo e prendendo alcuni casi di malattie famosissime come l’HIV, l’Ebola, la malaria ed altre un po’ meno come Hendra o febbre Q prende per mano il lettore e lo porta in giro per il mondo alla scoperta delle origini di alcune tra le malattie più terribili che l’uomo abbia dovuto fronteggiare almeno nell’ultimo secolo con un lavoro scientifico ed investigativo da far invidia CSI.
Zoonosi: con questo termine si indica una malattia che viene passata da un animale all’uomo (è possibile anche l’opposto in realtà). Questa tipologia delle malattie è molto diffusa e rappresenta la maggior parte delle malattie trasmissibili che tutt’ora infestano l’umanità. In genere questi passaggi avvengono a valle di comportamenti a rischio come entrare in contatto con feci, secrezioni, sangue di animali infetti.
Spillover: con questo termine si intende proprio il passaggio di un patogeno da una popolazione in cui è presente con una certa predominanza ad un’altra dove potrà o attecchire e proliferare a sua volta oppure si troverà in un vicolo cieco e svanirà nel nulla.
Ebbene il COVid-19 è una zoonosi, è ormai accertato infatti che esso venga da un pipistrello dove probabilmente è tollerato ed accettato dall’organismo animale senza particolari effetti. Purtroppo però nell’ambito di una qualche attività umana, forse un mercato, è entrato in contatto con l’organismo umano facendo il salto “spillover”. In questo caso il pipistrello in question veste i panni della creatura serbatoio cioè colei che veicola il virus, sostanzialmente convivendoci e non avendone particolari effetti. Purtroppo per noi però quel virus che al progenitore di Batman non causa molti danni è stato capace di adattarsi al nostro organismo proliferandoci ma, a differenza dell’animale da cui proveniva, anche di causare problemi importanti e in molti soggetti, come sappiamo in taluni casi la morte.
Naturalmente la domanda che subito sorge spontanea è come sia potuto succedere e perchè proprio oggi nel 2020 e non qualche anno fa o tra qualche anno. Questo è difficile da dire, purtroppo molto è dato dal caso, il virus in questione è un virus a RNA che ha la particolarità di mutare in continuazione per un suo vizio di creazione che a differenza degli organismi a DNA non riesce a correggere i propri difetti di riproduzione. Non entro troppo nei dettagli perchè non lo so spiegare, vi consiglio di leggere il libro che in questo è davvero illuminante, ma in sostanza si può dire che questo suo difetto lo porta a cambiare rapidamente la sua natura e se da un lato la stragrande maggioranza dei mutamenti finiscono poi in un vicolo cieco (impedendo che riesca a propagarsi in altri individui) può succedere come in questo caso che si adatti perfettamente al nuovo organismo e si riproduca facilmente.
Non solo, ciò che fa davvero la differenza è la capacità che esso avrà anche di trasmettersi nei nuovi organismi. Se infatti esso è in grado di attecchire perfettamente al nuovo ospite non è affatto detto che sarà altrettanto in grado poi di propagarsi ad altri esemplari della stessa specie. Questa capacità di infezione chiamata R0 indica proprio questo: quanto il virus sia in grado di propagarsi in altri individui. Se questo valore è minore di 1 il virus non avrà modo di proliferare molto, se è maggiore iniziano i problemi. Nel caso del COVid-19 pare che si stia intorno al 2,5 alcuni dicono anche oltre il 3 che tradotto in parole povere significa che mediamente un organismo infetto è in grado di infettarne altri 3. Mica male… Ecco perchè il COVid-19 si propaga così rapidamente.
Ma dicevamo, perchè oggi? E non in un altro momento. Leggendo il libro si scopre che Quammen profetizzava già di questa grande Pandemia già nel 2012. E’ forse un veggente? No, decisamente no. Semplicemente ha studiato, si è documentato e verificato i dati avuti ed ha tratto le conclusioni. Addirittura in un intervista nel programma di Fabio Fazio si domanda perchè semmai ce ne siano così pochi!!! L’uomo è diventata ormai la specie animale di granlunga più diffusa sulla terra, una specie che ha una capacità di spostamento mai vista in precedenza: un virus può arrivare dalla Cina in europa in meno di 12 ore… Il suo modo ingordo di vivere, impossessandosi di tutto e sfruttando tutto quello che può ha impatti sull’ecosistema. E l’ecosistema è composto da tutta una pletora di creature che una volta scacciate dal proprio ambiente in cui magari hanno vissuto per anni, secoli, millenni sono chiamate a fare qualcosa per sopravvivere adattandosi o soccombendo. Questo fa si che come specie umana siamo realmente quelli che rischino molto di più.
La solita vecchia domanda che periodicamente ritorna. Non stiamo esagerando? Non stiamo spingendosi al non ritorno? Abbiamo tempo, riflettiamoci.