Questo che segue è un breve riassunto della vita Tuor dalla nascita fino al suo arrivo a Gondolin come narrato nei Racconti Incompiuti di JRR Tolkien. Il redatore del libro, chè è poi Christopher Tolkien (il figlio del grande autore) spiega che questo racconto in origine avrebbe dovuto essere “Tuor e la caduta di Gondolin” ma in realtà si fermerà all’entrata di Tuor a Gondolin.
Tuor: figlio di Huor e Rìan della casa di Hador
Ulmo: Signore delle Acque
Voronwe: Elfo
Al termine della Nirnaeth, Huor che al pari del fratello Hurin vi aveva partecipato combattendo al fianco degli Elfi non fa ritorno a casa cadendo sul campo di battaglia. Rìan sua madre, quando ne viene al corrente si lascia morire lasciando il piccolo Huor alle cure degli stessi Elfi. Tuor vi rimarrà fino a 16 anni, e viene a conoscenza del regno celato di Turgon, Re degli elfi, sfuggito a Morgoth nella disfatta della Nirnaeth. Turgon fù coperto nella fuga proprio dal padre Huor e dallo zio Hurin che come già detto pagaro con la propria vita. Da lì a poco gli Orchi attaccheranno ancora gli Elfi riuscendo a disperderli e farlo prigioniero. Tuor però non si darà pervinto e riuscirà con grande abilità a farsi tenere in vita fino a quando alla buona occasione, dopo tre anni, riesce a fuggire e ivi riceve un segno da parte di Ulmo che tramite un ruscello gli indica un passaggio. Il figlio di Huor da lì attraversa tutto il Dorlomin ed il Nevrast fino a giungere al monte Taras a ridosso del grande mare. Tuor entra dunque in Vinyamar l’antica città di pietra eretta dai Noldor. Molto bella è il racconto di quando entra nella sala del trono abbandonata da Turgon ed un segno (un altro) fa si che Tuor rinvenga spada e cotta di maglia lasciate dal re degli Elfi prima di partire: è una sorta di investitura. A questo punto mentre vine attirato sulle rive dalle acque gli appare Ulmo stesso che gli dà il compito di cercare Turgon ed il suo regno celato.
Mappa del percorso di Tuor fino al regno celato di Gondolin [1]
Prima di congedarlo Ulmo gli spiega i dettagli ed il perchè della missione donandogli un manto dal potere di nasconderlo alla luce ed allo sguardo e la promessa di mandargli qualcuno che lo possa condurre nel viaggio a quel posto segreto. Di lì a poco dalle acque emergerà il naufrago Voronwe ultimo superstite di una spedizione di 7 navi elfiche salpate dai Porti di Cìrdan con l’intento di far rotta verso Valinor e chiedere l’intervento dei Valar contro Morgoth. Nessuna di esse era più tornata e la nave di quest’ultimo era stata sferzata dalle tempeste lasciando lui come unico superstite. Tuor spiega della manifestazione di Ulmo e del messaggio che deve recare a Turgon e questo fa vincere l’iniziale ritrosia dell’elfo a mostrare il perscorso al regno celato ad un uomo. Partono quindi alla volta del regno celato. Il cammino è faticoso, tra il freddo gli stenti e i branchi di Orchi che braccano tutto ciò che si muove nelle zone. Tuor e Voronwe nel loro percorso devono mantenere il più stretto segreto, devono essere sicuri di non attirare attenzioni e portarsi dietro cattivi ospiti. Quando arrivano ai Monti Cerchianti, le mura del regime di Turgon, sono ormai allo stremo ma riescono a trovare la gola dove sfociava il Fiume Secco. Infine rinvengono una galleria scavata nella roccia in cui non vi è luce. Lì vengono intercettati da una pattuglia di guardiani Elfi che li identificano e si meravigliano del fatto che un Elfo abbia condotto un uomo per quel percorso, ma consì dell’eccezionalità delle persone che si trovano davanti decidono di scortarli fino da Turgon alchè sia lui a prendere ogni decisione in merito. Di lì vengono quindi condotti per una via angusta passando attraverso sette porte, una più fortificata dell’altra. Il racconto si interrompe dopo l’ultima porta alla visione di Gondolin innevata.
[1] http://lotrproject.com/map/beleriand/#zoom=3&lat=-861&lon=1500&layers=BTTTTTT